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Micropallinatura: diverse tipologie di trattamento

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A seconda delle diverse tipologie di trattamento di micropallinatura si possono ottenere risultati differenti. Il trattamento di micropallinatura è necessario quando si ha necessità di preparare una superficie per una successiva procedura o un rivestimento, come avviene con l’acciaio inox. Questo trattamento fa sì che la superficie trattata diventi omogenea attraverso l’asportazione di circa 1 micron di materiale. In questo modo crea uno strato minimamente ruvido che favorisce l’ancoraggio successivo della nichelatura e ne migliora l’aderenza.

Proprio perché esistono diversi utilizzi dei materiali che vengono sottoposti a questo trattamento, Nicasil ha la possibilità di poter scegliere tra diversi tipi di procedura, per ottenere il miglior risultato. Per capire quale trattamento è il migliore per il proprio scopo, vediamo in cosa consiste e a cosa serve la micropallinatura.

 

A COSA SERVE E COME AVVIENE

La micropallinatura prevede diverse tipologie di trattamento superficiale per particolari superfici in: Inox, Alluminio, Ottone e Ferro. In passato veniva sostanzialmente impiegata per pulire le superfici, togliere sbavature o vernici, dare compattezza e rugosità. Oggi viene effettuata su tutti i metalli e le plastiche. Vediamo il procedimento necessario:

  • Sgrassatura: prima del trattamento è necessario procedere con un’accurata
    sgrassatura della superficie per eliminare gli oli di lavorazione.
  • Decapaggio: per eliminare gli ossidi normalmente presenti nelle saldature o fresature
  • Spazzonatura meccanica: per togliere i segni delle lavorazioni precedenti.

Dopo aver ultimato queste preparazioni, arriva il momento di procedere con la micropallinatura. Da qui la scelta dell’apposito abrasivo a seconda del risultato che si vuole ottenere: microsfere di vetro, ceramica, ossido di alluminio o corindone.

 

MICROPALLINATURA: LE TIPOLOGIE

Per ottenere esattamente il risultato richiesto dal cliente è necessario fare la giusta scelta dei materiali abrasivi da utilizzare e tenere conto che:

  • Il vetro è indicato per leghe e metalli teneri
  • Il quarzo si preferisce quando si vuole ottenere una finitura fine ma meno martellata e più satinante
  • La ceramica per una finitura martellata, a buccia di arancia
  • L’ossido di alluminio per una finitura a buccia di arancia ma più martellata
  • Il corindone quando si cerca un impatto più aggressivo sui metalli duri; poco igienico quindi consigliato per per-verniciatura, pre-plastificazione o per ripulire materiali temprati

In particolare, il trattamento di micropallinatura con sfere di vetro è stato riconosciuto come uno dei migliori sistemi per preparare e trattare le superfici. I trattamenti di micropallinatura proposti da Nicasil si dividono in tre categorie:

  • Con granacciaio: effettuata per mezzo di due macchine automatiche, è adatta per la pallinatura degli acciai in genere e leghe a bassa durezza superficiale
  • Con cristalli di corindone: realizzata tramite due macchine a lavorazione manuale, è particolarmente indicata per la lavorazione degli acciai induriti ed inox
  • Con sfere in ceramica: eseguita per via di una macchina a lavorazione manuale, è ideale per la lavorazione dell’acciaio inox con elevati standard estetici.